sabato 25 dicembre 2010



L'angelo disse loro: "Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo:
oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore". Lc 2, 10-11

giovedì 11 novembre 2010

Con due uova e qualche verdurina nel frigo....



Confesso: io ho diversi problemi con le frittate.
Non le so fare nel senso che non le so girare.
Così mi sono data alle frittate cotte nel forno così sono:
  1. più dietetiche (speriamo, anche perché la dieta del minestrone l'ho già sentita ma quella della frittata mi pare di no...)
  2. non le devo girare (furba la ragazza)
La scorsa settimana sfogliando le mie riviste di cucina ho trovato questa ricetta ed ho provato a farla. Il risultato è stato molto soddisfacente e mangiata fredda è forse anche più buona.
Cos'altro dire se non andate e "rompete le uova"!!

Frittata ricca all'ortolana (per 4 persone)

  • 8 uova
  • 300g di carote
  • 300g di patate
  • 120g di piselli sgranati
  • 1 cipolla
  • 20g di burro
  • olio evo
  • sale
Mondate le carote strofinandole sotto l'acqua e tagliatele a pezzettini; pelate le patate e tagliatele a dadini;
affettate la cipolla e fatela appassire per 5 minuti in una casseruola con il burro a fiamma bassa mescolando spesso
( non deve imbiondire).
Unire le carote, le patate ed i piselli. Salate e mescolate; bagnate con mestolo d'acqua e fate cuocere per 20
minuti a fiamma bassa aggiungendo acqua se necessario.
Sgusciatele uova in una ciotola, salate e sbattetele, quindi unite le verdure e mescolate.
Ungete con mezzo cucchiaio di olio una pirofila rotonda, versatevi il composto ed infornatelo per almeno 25 minuti
in forno a 200°. Quando la frittata è ben soda sfornatela, lasciatela raffreddare e servitela.

Buon appetito
Enrica

domenica 31 ottobre 2010

Una zuppa per Halloween

Approfittando della mattinata uggiosa e di un frigorifero pieno di verdure oggi ho voluto preparare questa calda minestra per la gioia del mio adorato maritino.
Si perché dovete sapere che a lui piace che io sperimenti piatti nuovi anche se poi mentre li mangia mi guarda dicendo "Buono, ma una pastasciutta no??".
Comunque questa zuppa è venuta proprio bene...

(la ricetta è presa da "La Cucina del Corriere della Sera" vol.7 , Aprile 2010)



Minestra d'orzo, zucca e spinaci (per 4 persone)
  • 200g di orzo perlato
  • 200g di spinaci
  • 200g di zucca
  • 2 carote
  • 1 scalogno
  • erbe aromatiche
  • olio evo
  • sale
Sciacquare l'orzo, poi metterlo in una casseruola, copritelo di acqua, portare a ebollizione, salate, regolate la fiamma e lasciate cuocere per circa 30 minuti.
Nel frattempo mondate le carote, raschiatele e tagliatele a pezzettini; pulite la zucca e riducetela a dadini; lavate gli spinaci in modo da eliminare completamente il terriccio. Sbucciate lo scalogno e fatelo appassire in una casseruola con un cucchiaio di olio e due di acqua mescolando spesso per evitare che imbiondisca.
Unite le carote e la zucca, salate e fate insaporire per altri 5 minuti mescolando di tanto in tanto, quindi bagnate con 8 dl di acqua, portate a ebollizione e lasciate sobbollire per 30 minuti regolando la fiamma.
Scolate l'orzo e unitelo alla minestra di verdure insieme agli spinaci e fatelo cuocere per circa 5 minuti.
Distribuite la minestra nelle ciotole, condite con un filo d'olio e completate con le erbe aromatiche fresche.

Buon Appetito
Enrica



lunedì 4 ottobre 2010

Piove, guarda come piove, senti come viene giù...


Se penso che due settimane fa ero sdraiata al sole della Spagna...ma andiamo con ordine.
Dunque: ad agosto sono andata in vacanza ma in realtà ero a casa perché il marito doveva lavorare.
Quindi a parte una breve parentesi al mare a casa della suocera avevo trascorso il resto delle ferie a casa dove mi sono enormemente rotta le scatole (senza macchina e con la maggior parte degli amici al mare) e mi sono ammalata per lo stress di star da sola...
Così, tre settimane fa io e il marito siamo volati in Spagna ed affittata la macchina abbiamo visitato la regione dell'Andalusia con tappa finale a Valencia.
Vorrei raccontarvi di mirabolanti cene andaluse a base di Sangria e tapas ma in realtà, il mio stomaco non reggendo il "ritmo" delle vacanze si è accontentato di piatti ben più semplici.
Alla fine del tour mi sono innamorata di due cose:

- la spiaggia di San Jose (cercate Cabo de Gata)
- il panino con la Tortilla di patate mangiato allo stadio di Valencia mentre guardavamo la partita.

Tornata a casa ho recuperato dal mio edicolante di fiducia le "mie " riviste ed ho provato subito una ricetta dall'ultimo numero di "Sale&Pepe".
La torta è venuta molto bene, ed è anche molto calorica!! La prossima volta vorrei provarla a fare con meno burro...ovviamente per darle il mio tocco personale ho aggiunto all'impasto delle gocce di cioccolato perché io adoro il "coccolato"!!



Torta di nocciole (e gocce di cioccolato)

  • 200g di farina
  • 200g di zucchero
  • 2 uova
  • 200g di burro ammorbidito, più una noce per lo stampo
  • 200 g di nocciole tostate e macinate finemente
  • 25g di gocce di cioccolato
  • 50g di latte
  • la scorza di mezzo limone grattugiata
  • 2g di bicarbonato di ammonio
  • sale
Sgusciate le uova in una ciotola, unite lo zucchero e montatele con le fruste fino ad ottenere un composto chiaro; aggiungete la scorza di limone, il burro, il sale e continuate a montare per qualche minuto. Unite la farina, le nocciole, il bicarbonato e il latte e le gocce di cioccolato.
Mescolate fino ad ottenere un composto perfettamente amalgamato e versatelo in una tortiera imburrata di diametro 22-24 cm (il composto deve riempire la tortiera per circa 2 terzi).
Passate in forno già caldo per circa 40 minuti. Sfornate la torta, lasciatela intiepidire, sfornatela e guarnitela con lamelle di cioccolato.

Buon appetito
Enrica





mercoledì 15 settembre 2010

domenica 22 agosto 2010

E adesso con lo "strizza limoni" che ci faccio?

Ok adesso che ho il giocattolino nuovo non è che preparo solo piatti con i limoni, ma avendone tanti nel frigorifero perché non approfittarne... 
Solo due precisazioni:
  1.  per il pollo non avendo nella ricetta nessuna indicazione sulla temperatura del forno ho usato la stessa delle patate (200°). Buono ma forse troppo asciutto...Se qualcuno vuole darmi qualche suggerimento per la prossima volta!
  2. per le patate: avevo letto che per avere le patate light si poteva utilizzare la tecnica del sacchetto (o della pirofila). Ossia condire le patate prima di metterle nella teglia...certo sono meno unte me la linea dovrebbe guadagnarci. Sperém!!





Pollo al limone con patate al forno (per 4 persone)

Per il pollo al limone:
  • 4 quarti di pollo
  • la scorza grattugiata e il succo di due limoni
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 2 spicchi d'aglio
  • 2 ciuffi di timo
  • sale e pepe
Bucherellare la pelle del pollo con i rebbi di una forchetta, quindi metterli in una pirofila con il succo di limone, l'olio, l'aglio, il timo il sale e il pepe e mescolate bene. Coprite e lasciate il pollo a marinare in frigorifero per almeno 2 ore. Trascorso questo tempo trasferite il pollo sulla placca del forno e spennellateli con la marinata.
Metteteli a grigliare nel forno già caldo per 30-40 minuti spennellandoli di tanto in tanto finché non saranno teneri e cotti. Servire il pollo caldo, con sopra una cucchiaiata della marinata guarnendoli con la scorza di limone.

Per le patate al forno:
  • 1 kg di patate novelle
  • olio evo
  • rosmarino, timo e salvi
  • sale
Sbucciate le patate con il pelapatate, lavatele asciugatele e tagliatele a metà nel senso orizzontale. Tagliate ciascuna metà in 4-6 spicchi a seconda della grandezza.
Conditele in una pirofila con l'olio, le erbe aromatiche ed il sale, quindi trasferitele sulla placca da forno foderata con la carta da forno bagnata e strizzata facendo attenzione che siano in un unico strato. 
Cuocete le patate in forno preriscaldato a 200° per circa 35-40 minuti scuotendo di tanto in tanto la teglia.

Buon appetito
Enrica

venerdì 20 agosto 2010

Indovina indovinello

...cosa sarà mai questo attrezzo??



Vi do un piccolo suggerimento..
Si si serve proprio per questo!!










La scorsa settimana ero al mare con degli amici e mentre i mariti curavano la "Piccola addormentata nel passeggino" noi donne curiosavamo tra le bancarelle di una tipica fiera di mare.
Ad un certo punto il nostro sguardo cade su questo attrezzo ingegnoso che, a detta della signora che lo promuoveva, non solo permetteva di poter conservare un limone in frigorifero per più di 10 giorni ma poteva servire anche da levatorsoli e scavino per le zucchine.
Cavoli deve essere nostro, abbiamo pensato!!
Comprato l'oggetto torniamo orgogliose dai nostri mariti che, ovviamente, non hanno apprezzato a pieno l'acquisto...
Purtroppo le mie brevi vacanze d'agosto sono già belle e finite ma fortunatamente mi sono portata a casa questo fantastico souvenir senza il quale non avrei assolutamente potuto preparare questa buonissima granita  (sono ironica si capisce vero?).
La ricetta l'ho trovata in "Dolci senza forno" in allegato con Cucina Moderna e per l'esecuzione pratica della granita ho utilizzato la mia fantastica gelatiera.
La granita ha riscosso un notevole successo per la sua consistenza ma purtroppo non  per il suo grado alcolico...ma se l'ho bevuta io che sono mezza astemia...
Eccovi la ricetta:

Granita al limoncello e ribes

  • 100g di zucchero 
  • 1,5 ml di limoncello
  • 5 cucchiai di succo fresco di limone
  • un cestino di ribes
Sciogliete lo zucchero in 5 dl di acqua in una  pentola dal fondo spesso, a fuoco basso, mescolando bene, quindi togliete la pentola dal fuoco e lasciate intiepidire a temperatura ambiente.
Unite il limoncello e il succo di limone e versate lo sciroppo nella gelatiera seguendo le istruzioni dell'apparecchio.
Distribuite la granita nei bicchieri alternandola ai ribes e servitela subito.

Buon Appetito
Enrica


mercoledì 21 luglio 2010

Un tuffo in piscina?

No nel piatto!!
Dopo una lunga assenza ingiustificata riprendo a farvi assaporare i miei buonissimi manicaretti dal mio gustoso foodblog. Ricomincio da una ricetta semplice, facilissima cucinata in una caldissima pausa pranzo milanese trovata nella "cassetta" di frutta e verdura biologica che mi viene recapitata  ogni settimana a casa...si si perché nel frattempo mi sono data al biologico! Colpa della collega di una mia carissima amica che decantandole tutte i benefici dell'alimentazione bio ci ha influenzate nella spesa. Così spulciando nel web ho scoperto questo servizio e mi sono abbonata. Per il momento non mi sento di raccomandarlo ma in futuro...
Intanto gustatevi questo primo piatto!

Penne integrali con radicchio e pancetta (erano con lo speck ma non lo avevo...)

  • 150g di pasta tipo penne (io le usate integrali)
  • 50g di pancetta
  • 70g di radicchio
  • 1/2 cipolla
  • 10g di burro
  • 50g di parmigiano reggiano
  • olio evo
  • vino rosso (io ho usato il bianco)
  • sale e pepe
Scottare il radicchio in acqua bollente per 20 minuti, preparare un fondo di burro e cipolla e unirvi il radicchio.  
Far cuocere 4/5 minuti sfumando con il vino.
Rosolare la pancetta con olio e radicchio. Saltare la pasta lessata con la salsa preparata e il parmigiano.
P.S. la ricetta è presente anche sul sito www.cucinare.meglio.it

Buon Appetito
Enrica

martedì 8 giugno 2010

Approfittando dell'insonnia...

Approfitto dell'insonnia per scrivere questo post e far sapere al mondo di essere non solo ancora viva ma anche ancora molto desiderosa di imparare a cucinare...ma anche tanto, tantissimo desiderosa di diventare presto mamma!!
Insomma, diciamo che nell'ultimo mesetto (abbondante) ho utilizzato gran parte delle mie energie alla ricerca dell'Ente giusto che ci aiuterà ad "acciuffare" la nostra cicogna vagabonda...
Ma come dicevo prima anche la voglia di imparare a cucinare rimane...così qualche domenica fa ero in giro per Milano e "casualmente" sono passata a dare un'occhiatina al temporary store della Tescoma: risultato?
Guardateil video...

http://www.gotham-tv.com/tescoma/index2.html

Indovinate quale sono!!!


Buona notte a tutti!! (anzi buongiorno)
Enrica

P.S. Grazie Paola di non avermi dimenticato!

domenica 25 aprile 2010

Nella mia cucina io sono la regina...

Volevate la mia perfetta e fashionissima cucina.
Eccola:
Magari!!
La verità è che sono disordinatissima, la dea del disordine...dove passo io creo il caos! Così quando ho sentito del contest di Sarah di Fragola&Limone ho tentennato un po pensando: "Riuscirò mai ad avere la cucina tanto in ordine da poterla fotografare?" .

Poi mi sono detta: ma la mia casa, la mia cucina sono io: tranquilla all'apparenza, una vera brava ragazza ma dentro una piccola Pollon pronta a mettere tutto a soqquadro perché ha letto una ricetta e deve subito sperimentarla...
Eccovi la mia vera cucina:

 Non è sempre così...ogni tanto la riordino anzi ogni giorno la riordino ma ho voluto fare una fotografia che mi rispecchiasse ...e questo è uno dei suoi angoli da me preferiti:

Non sarà una cucina da rivista ma è la mia cucina ed io ne sono la regina...

domenica 18 aprile 2010

Stampo nuovo...gioco nuovo!!

Inanzi tutto mi scuso per la latitanza ma con il marito siamo alla caccia dell'ente ed ultimamente appena ho un minuto libero al PC spulcio  tutti i siti possibili e immaginari che trovo sull'adozione...Ebbene si siamo dei futuri genitori adottivi !! In più per qualche giorno il mio portatile è andato in "vacanza" così ho trascurato i miei doveri di novella food blogger.  Per  farmi perdonare vi racconterò del collaudo del mio nuovo stampo in silicone...ma cominciamo dal principio. L'altra settimana sono andata al mio "spaccio" di fiducia in pausa pranzo e meraviglia era pieno di stampi  in silicone. In particolare mi sono fatta tentare da uno stampo per le madeleines. Arrivata a casa ho subito iniziato a consultare il web ed ho scoperto:

  1. le madeleines sono celebri per il romanzo di Proust "Alla ricerca del tempo perduto"...cribbio avrei dovuto saperlo ho studiato francese per 5 anni!!
  2. per ottenere un "renflement" delle madeleines più marcato l'impasto andrebbe tenuto in frigorifero per una notte...ma anche questo è risaputo!!
Così  preso il mio ricettario francese "Patisseries Maison" (arriva dalla mia ultima gita a Parigi!) e il Jeeg Robot ed ho preparato l'impasto per le madeleines...
Cosa ho aggiunto di mio? Due cucchiai di cacao in polvere e una fialetta di aroma all'arancia...
Voilà mes Madeleines!!


Madeleines al cioccolato al profumo di arancia 
(per circa 27 madeleines grandi)
  • 2 uova 
  • 150 g di zucchero a velo (io ho usato lo zucchero aromatizzato alla vaniglia...tradotto dello zucchero che conservo in una zuccheriera con una stecca di vaniglia!!)
  • un pizzico di sale
  • 150g di farina 00
  • 125g di burro
  • un cucchiaio da caffè di lievito in polvere
  • due cucchiai di cacao in polvere (io ho usato il preparato per la cioccolata perchè lo avevo finito!!)
  • una fialetta di aroma arancia
Sbattete le uova con lo zucchero e il sale fino a quando l'impasto non diventa bianco. Quindi aggiungete progressivamente la farina setacciata con il lievito e il cacao, la fialetta e il burro "pomata".
Lasciar riposare l'impasto una notte in frigorifero (lo shock termico aiuta ad ottenere la "gobbetta").
Il giorno dopo riscaldate il forno a 170°C, riempire gli stampi con circa un cucchiaio di impasto (non troppo pieni perché durante la cottura s'allarga!!) e cuocete in forno per circa 12-15 minuti.

Buon Appetito
Enrica

martedì 6 aprile 2010

Svegliarsi un anno fa


Un anno fa entrando in cucina e accendendo la radio scoprivo che per tante persone quella non era la solita mattinata. Durante la notte qualcosa era successo. Un imprevisto: la terra aveva  tremato e tanta gente non aveva più nulla...Io mi accingevo a vivere il mio solito tram tram con i miei piccoli problemi  (lavoro parcheggio commissioni) ma per loro era diverso: avevano perso tutto. Casa, lavoro ma soprattutto una quotidianità fatta di alzarsi nel proprio letto, lavarsi nel proprio bagno e prepararsi il caffè nella propria cucina...
E man mano che trascorreva la giornata nuove notizie arrivavano dall'Abruzzo...
A circa un anno dal sisma leggo un post dove si racconta la storia di un'azienda che vuole riprendere a vivere la propria quotidianità e anch'io decido di intrufolarmi in questa avventura...
Il mio è un piccolo contributo, una semplice ricetta fatta con dei buonissimi biscotti (Le Ferratelle)...spero vi piaccia!!



FERRATELLE con crema ai frutti di bosco


  • 2 FERRATELLE
  • 25-30gr di DOLCENEVE Cameo
  • 75ml di latte
  • 1 cucchiaio di frutti di bosco congelati
Mescolare in una ciotola il latte, i frutti di bosco e il Dolceneve con lo sbattitore a massima velocità fino ad ottenere una crema dalla consistenza desiderata.
Farcire le due Ferratelle (tipo sandwich) e guarnire con lo zucchero a velo, lo zucchero in granella e i frutti di bosco.
Conservare in frigorifero fino al momento di servire.


Niente è mai una fregatura
Enrica

domenica 4 aprile 2010

Buona Pasqua

Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E’ risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto (Mc 16, 5)


Buona Pasqua
Enrica

sabato 3 aprile 2010

Tantissimi auguri di Buona Pasqua con la Colomba di Chiaravalle

Questa  alla vostra sinistra è l'Abbazia di Chiaravalle: si trova nella zona sud-est di Milano e vale proprio la pena di visitarla. Per diversi motivi. Punto primo: è proprio bella e se vi dovesse capitare la  guida che abbiamo avuto noi ...meglio di un pomeriggio al cinema!
Punto secondo: vicino all'Abbazia c'è un mulino dove la Koinè organizza sia dei corsi di panificazione che dei corsi di erboristeria...i corsi sono "mini" di un paio d'ore ma fatti bene!! Così io e il marito una domenica siamo usciti di buon mattino e siamo andati ad imparare a fare la colomba con il lievito madre...si si il lievito madre quella pappetta blobbosa che noi tutte blogger curiose e intraprendenti abbiamo nel frigorifero!!
Volete sapere qual'è la ricetta della colomba con la pasta mamma?? (così la chiamiamo io e la Maddy la bimba dei miei amici) Eccovi serviti:


La Colomba di Chiaravalle con il lievito madre
-ingredienti,ricetta e note personali-

Per il primo impasto

  • 150g di lievito madre
  • 500g di farina 00
  • 110g di burro ammorbidito
  • 110g di zucchero
  • 1 uovo
  • 2 tuorli
  • 180g di latte tiepido
Pesare gli ingredienti, impastarli molto bene, lasciando il burro per ultimo, lavorando e battendo...l'impasto risulta molto appiccicoso molto difficile da lavorare. A casa ho provato a rifarlo impastandolo nel Jeeg Robot e battendolo poi sul piano di legno.
 Questa secondo me è la parte più faticosa ma anche la più liberatoria, altro che palestra...al corso si sentivano delle botte sul tavolo mica male!!
Terminata la battitura dell'impasto mettere in una ciotola unta di burro e fare riposare 12 ore a circa 23°-25°. Alla fine del riposo deve essere più che raddoppiata...noi non avevamo tutto questo tempo così le abbiamo fatto fare una lievitatina simbolica mentre visitavamo il mulino...
N.B. gli albumi conservateli che poi ci serviranno!!

  Per il secondo impasto
  • 25g di zucchero a velo
  • 30g di burro morbido
  • 15g di mandorle tostate tritate 
  • 150g di scorza d'arancia candita 
  • 1 tuorlo
  • 4g di sale
  • 1/2 bacca di vaniglia (semini!)
Amalgamare tutti gli ingredienti aggiungendoli al primo impasto e fare riposare per 20-30 minuti.



Dividere l'impasto nei contenitori e lievitare per circa 6 ore al caldo...anche in questo caso il passaggio è stato saltato per ovvi motivi...
Note personali: l'impasto deve lievitare fino ad arrivare ad un dito dal bordo dello stampo e come ben sapete gli impasti fatti con la pasta mamma non sono del tutto prevedibili quindi le 6 ore prendetele con le molle ...


Per la glassa e la copertura

  • 35g di mandorle tostate tritate 
  • 65g di zucchero 
  • 30g di albume
  • 10-12 mandorle intere non pelate 
  • zucchero in granella
  • zucchero a velo
A lievitazione avvenuta,coprite con la glassa distribuendola soprattutto sui bordi per non appesantire il centro; guarnire con mandorle intere, un poco di zucchero in granella e spolverizzare il tutto con lo zucchero a velo.
Cuocete in forno a 180°-190° per 25-30 minuti.


                                 
Buon Appetito
Enrica

venerdì 19 marzo 2010

Bruschettiamo??

Com'é fatta una bruschetta? Dunque vediamo: pane abbrustolito, ingredienti freschi di qualità e magari un pizzico di sale. E se volessimo farla dolce? Si chiamerebbe ancora bruschetta? Comunque se volete un piccolo morso di paradiso seguite questa ricetta e volendo utilizzate magari una fetta di colomba delle Sorelle Nurzia così viene sicuramente più buona...


 Dolce bruschetta con fragole, ricotta e vaniglia

  • una fetta di pan brioche, Pandoro, Colomba o qualsiasi altro vi suggerisca la vostra dispensa...
  • un cucchiaio di ricotta abbondante
  • un cucchiaino di zucchero
  • un cucchiaino di marmellata di fragole (facoltativo)
  • una fragolona
  • una stecca di vaniglia
 Abbrustolire la fetta di pan brioche (o di Pandoro, Colomba) oppure tostarla da entrambi i lati, sino a che sarà ben colorita e croccante. Nel frattempo mescolare la ricotta con lo zucchero e la marmellata. Spalmare la crema ottenuta sulla bruschetta , disporre la fragola tagliata a pezzetti e aggiungere i semini di vaniglia ricavati dalla stecca.

Buon Appetito
Chi

mercoledì 17 marzo 2010

What's cicerchia??

Domanda: chi ha mai assaggiato le cicerchie? Io fino ad oggi, 17 Marzo 2010 mai!
Ma cominciamo dal principio: sbirciando sul sito Sapori dei Sassi ho trovato, fra i legumi, le cicerchie...Cicerchie, ho esclamato, che sono queste? Così navigando su internet e consultando la mia personale biblioteca culinaria ho scoperto che (da leggere immaginando in sottofondo la musica di Quark): " le cicerchie sono legumi molto simili ai ceci, coperti da una cuticola ancora più dura e caratterizzati da un sapore più inteso". Ooooh!
Così procurate le cicerchie (grazie suocera!)  ho preparato questo buonissimo primo piatto: provare per credere!!


Pasta mista con le cicerchie (per 2 persone)

  • 125g di cicerchie secche
  • un rametto di rosmarino 
  • uno spicchio d'aglio
  • olio evo
  • sale
  • 160g di pasta mista
Mettete a bagno le cicerchie in acqua fredda per 12 ore (facoltativamente si può aggiungere mezzo cucchiaio di bicarbonato). Soffrigete l'aglio in 3 cucchiai d'olio, aggiungere le cicerchie ammollate con la loro acqua nella pentola insieme ad un rametto di rosmarino e un pò di sale.
Lasciare cuocere a fuoco lento fino a che la cicerchia risulti morbida . Portare a bollore ed aggiungere la pasta mista. Servite con un giro d'olio crudo.

Buon Apettito
Enrica

lunedì 15 marzo 2010

Nonna ci prepari la merenda?


Sono mezza pugliese. Ebbene si, faccio outing anch'io e confesso di avere la mamma pugliese. Quindi fino alla maggiore età (o quasi) ho trascorso parte delle mie vacanze estive dalla nonna a Trinitapoli, una ridente cittadina nella provincia di Foggia. Quando nel pomeriggio tornavamo dai bagni la mamma ci lavava e ci parcheggiava "o frisco" al fresco ossia ci sedevamo sull'uscio della porta con le sedie (molto tipico nel paese di mia nonna soprattutto perchè le vecchie case erano sviluppate in lunghezza, non in altezza!). Poi arrivavano i cugini (anche loro lavati di tutto punto) e il più grande chiedeva alla nonna se ci preparava la merenda. La mia nonnina (proprio una nonnina è alta un metro e cinquanta!) entrava in casa ed andava a prendere i pomodori nello sgabuzzino, sceglieva i più brutti (quelli troppo maturi, tutti rugosi che non compreremmo mai ) e li spremeva sul pane. Un filo d'olio, sale e origano ed era pronto "Pane e pomodoro". Niente di più buono!


Così approfittando del nuovo contest "Puglia e Basilicata a tavola" organizzato da Paola di Anice&Cannella  in collaborazione con Sapori dei Sassi ho deciso di regalarvi questo mio ricordo d'infanzia fatto di cose semplici e pratiche.


Proprio come sono i pugliesi che "reciclano" tutto, anche le bucce di quei pomodori che  potevano essere seccate al sole oppure conservate in frigorifero e utilizzate per preparare la pasta con la ruca per il nonno.
Ma questa é un'altra storia....

P.S. Naturalmente la mia ricetta concorre nella categoria "Ricette dalla puglia".


Pane e pomodoro (per 4 nipoti affamati)

Lavate i pomodorini, tagliateli a metà come fossero un'arancia e schiacciateli sulle 4 fette di pane, sfregando la superfice di queste ultime, in modo che semi e sugo dei pomodori vadano a intridere il pane.
Cospargete con l'origano e condite con un pizzico di sale e un filo d'olio.

Per il pane home made in fotografia: la ricetta é semplicissima e conosciutissima. Potete trovarla qua  oppure anche qua, io ho semplicemente utilizzato 200g di farina 0 (quella tipo per la pizza) e 300g di semola di grano duro così da ottenere un pane pseudo-pugliese...

Buon Appetito
Enrica

giovedì 11 marzo 2010

99 colombe per l'Abruzzo

Per i rapporti nati durante questi mesi non posso non partecipare all'iniziativa nata da Artemisia e Lydia (perdonatemi per l'intromissione) e anch'io vi invito a manifestare la vostra solidarietà  all'azienda dolciaria Sorelle Nurzia andando a visitare questo nuovo blog nato per questa occasione.



 
"Niente é mai una fregatura"
Buona Serata
Enrica

 

lunedì 8 marzo 2010

Facciamo un salto in biblioteca...

Qualche setimana fa parlando con una mia cliente scopro che possiede dico ben due "Casaro" per fare il formaggio. Dopo una breve contrattazione riesco ad accaparrarmene uno. Ovviamente cerco il più possibile di recuperare il maggior numero di informazioni sulla produzione del formaggio e allo scopo durante soleggiata pausa pranzo mi reco in bibblioteca dove trovo anche questo libro. Sicuramente prima o poi entrerà  a far parte della mia personale biblioteca...per il momento mi limito a scopiazzare qualche ricetta qua e la  tra cui anche quella di questa soffice torta all'olio d'oliva e succo d'arancia. Mentre l'autrice utilizzava 2 tortiere da 22cm io ne ho utilizzata una da 24cm ed ho usato anche una mela per "decorare" la torta.
Ma adesso basta con le chiacchiere godetevi la torta e buon appetito!!

Torta all'olio d'oliva  e succo d'arancia con mele e pinoli

  • 4 uova 
  • un cucchiaino di essenza di vaniglia (io ho usato una fialetta della Cameo!)
  • 250 g di zucchero
  • 50g di zucchero di canna chiaro
  • 200 ml di olio d'oliva
  • 400g di farina
  • una bustina di lievito in polvere
  • scorza di un arancia 
  • 250ml di succo d'arancia spremuto fresco
  • 1 mela 
  • pinoli
Scaldare il forno a 180°C. Spennellare  la tortiera con olio d'oliva e inafarinarla. Sbattere i tuorli con la vaniglia finchè non sono gonfi e spumosi. Incorporare, sbattendo, entrambi gli zuccheri e poi aggiungere l'olio d'oliva un poco alla volta mescolando ad ogni aggiunta. Unire la farina, il lievito la scorza e il succo d'arancia fino ad ottenere un composto omogeneo. incorporare delicamente gli albumi montati a neve con un pizzico di sale . Versare nella tortiera e affondare nell'impasto le fette di mela. Scorpargere la superfice  con i pinoli e infornare per circa 45 minuti o finchè uno stuzzicadenti infilato nel centro non ne esca pulito.
Lasciare raffreddare prima di servire.

Buon appetito!
Chi

domenica 28 febbraio 2010

Pastasciutta o zuppa? Pastazucca!!

Questa é una pastazuppa: ovvero una zuppa con la pasta. Nasce dal desiderio di un buon piatto caldo, confortante ma allo stesso tempo saziante. Mercoledì dopo aver fatto la spesa dal mio fruttivendolo di fiducia sono tornata a casa con un porro e una fetta di zucca. Generalmente utilizzo questi ingredienti per preparare una zuppa con le zucchine (v.di post!!).
Quindi inzio a tagliare le verdure, apro il frigorifero e vedo un pacco di gramigna all'uovo che mi fa l'occhiolino.
Come resisterle!!
Per renderla più ricca ho aggiunto anche della pancetta dolce ed una bella spolverata di pepe finale.
Si devo dire che questo é proprio il mio ideale di pausa pranzo!



Pastazuppa con porro, zucca e pancetta (per 2 persone "abbondante")

  •  250g di pasta all'uovo tipo gramigna
  • 200g di polpa di zucca
  • un porro
  • 50g di pancetta dolce tagliata a dadine
  • un misurino di dado granulare vegetale (o del buon brodo vegetale)
  • olio extra vergine
  • sale,pepe
Tagliate la zucca a tocchetti eliminando la buccia. Tritate fine il porro e fatelo appassire in una casseruola con un filo d'olio ed un pizzico di sale. Aggiungete  la zucca, lasciatela insaporire per qualche minuto, poi bagnate con l'acqua (circa due bicchieri) aggiungete il dado, coprite e cuocete a fuoco basso per circa 20-25 minuti. Frullate la zuppa fino ad ottenere una zuppa di consistenza liquida.
Cuocete nel frattempo la gramigna in abbondante acqua bollente leggermente salata, scolatela ed aggiungetela alla pancetta fatta leggermente dorare in una casseruola. Aggiungete la zucca frullata e fate insaporire per un paio di minuti.
Suddividete la minestra nei piatti fondi, pepate ed irrorate con un filo d'olio.

Buon Appetito
Chi

domenica 21 febbraio 2010

Coffe-pandoro break



Da circa un paio di mesi un triste pandoro giaceva solitario nel nostro box.
Un giorno il marito impietosito, ma anche un pochetto stufo di vederselo tutti i giorni sullo scaffale, lo portò a casa dalla sua mogliettina. La donna lo studiò attentamente e siccome aveva nel frigorifero una vaschetta di mascarpone decise di renderlo "speciale"...E per renderlo ancora più speciale perchè non creare un mini dessert al caffe giusto giusto da gustare a fine pasto??
Finito di giocare,  rimirando soddisfatta il suo bicchierino, si ricordò che era cominciata la quaresima....


Ok pensò, vorrà dire che cambierò fioretto!!


Mini Tiramisù con il pandoro 
  • 250g di mascarpone
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 3 uova 
  • 1 cucchiaio di caffe liofilizzato
  •  fette di pandoro tagliate orizzontalmente
  • 2 blocchetti di cioccolato fondente
  • un pizzico di sale
Per la crema:
Separate i tuorli dagli albumi e metteteli in due recipienti diversi. Sbattere i tuorli con lo zucchero finchè il composto non diventa chiaro poi incorporare energicamente il mascarpone in modo che non faccia grumi e il caffe liofilizzato. Montate gli albumi a neve con un pizzico di sale ed incorporarli delicamente al composto tuorli-zucchero-mascarpone-caffè.

Il pandoro:
Ricavate dal pandoro delle fette spesse circa 1 cm con lo stesso diametro del bicchiere.

Montate i bicchieri:
Alternare la crema alle fette di pandoro (crema-pandoro-crema-pandoro-crema) e mettete a riposare in frigo per almeno 2 ore. Appena prima di servire, grattuggiate il cioccolato sulla crema.

 Buon Appetito
Chi

domenica 31 gennaio 2010

Le lasagne della Vale...rivisitate!!


Questa fotografia non le rende merito ma posso assicurarvi che la mia estetista é un'ottima cuoca! Così ad ogni ceretta mi racconta delle sue ultime creazioni in cucina e l'ultima volta mi tira  fuori dal frigo questa meravigliosa teglia di lasagne (da cuocere)...e dei fantastici biscotti. Poi mentre beviamo il caffè mi spiega la sua ricetta .
Settimane dopo durante una pausa pranzo mi decido a rifarla ma siccome non sono proprio capace di rifare una ricetta tal quale ho apportato qualche piccola modifica. La ricetta originale prevedeva l'uso di 2 mozzarelle grattuggiate fra gli strati di pasta (niente fontina nella besciamella) e ragù bianco senza speck. Un'altra mia variante é stata quella di frullare le zucchine nella salsa...


Rispetto alla sua versione la mia é  forse più calorica!!



 Lasagne zucchine, speck e fontina

  • una confezione di lasagne fresche
  • grana padano grattuggiato 
 Per il ragù bianco
  • 500gr di carne tritata
  • 80gr di speck tagliato a dadini
  • mezza carota 
  • mezza cipolla 
  • mezza costola  di sedano
  • olio evo 
Per la salsa besciamella
  • 600ml di latte intero
  • 45gr di burro
  • 45gr di farina bianca
  • 5 zucchine cotte a vapore 
  • 50 gr di fontina grattuggiata
  • noce moscata
  • sale,pepe

Fate soffriggere in una casseruola antiaderente il sedano, la carota e la cipolla tritati con 2 cucchiai di olio per circa 10 minuti; unite la carne tritata e i cubetti di speck, salate pepate e cuocete per 30 minuti a fuoco medio-basso (non ho usato nessun liquido per bagnare il ragù ma niente vieta di farlo!!)

Nel frattempo preparate la besciamella con il latte, la farina e il burro. Nella salsa ottenuta frullate le zucchine cotte a vapore ed incorporatevi  la fontina grattuggiata e un pizzico di noce moscata. Salate e pepate.
Preparate la lasagna alternando gli strati di pasta con la salsa e il ragù fino ad esaurire tutti gli ingredienti.
Terminate con la salsa e il grana poi infornate a 180° per 25-30 minuti.

Buon Appetito
Chi







sabato 23 gennaio 2010

"Se non hanno pane, che mangino brioche, no anzi krapfen!"


La scorsa settimana, mentre il marito guardava la partita, avendo del tempo libero decido di preparare delle frittelle per la merenda. Prendo in mano il libricino in allegato con l'ultimo numero di "Cucina Moderna" e l'occhio cade sulla ricetta dei krapfen con la confettura. Decisa tiro fuori il mio "Jeeg Robot" e preparo l'impasto. A questo punto due dubbi:
1° riuscirò a preparare il tutto entro le 7?? (avevamo un impegno per le 8)
2° dosi per 10-12 persone, non saranno troppi?? Ok posso portarli ai miei amici ma
3° dubbio: vuoi vedere che non ho abbastanza olio per friggerli!!!
Panico!!
Guardo il saggio marito sconsolata che tranquillamente mi chiede "Non puoi preparare l'impasto oggi e cucinarli domani mattina?"
Geniale: via la ricerca in internet per modificare la ricetta. Trovo questa e questa e alla fine tiro fuori dal cilindro i miei krapfen al forno...si si al forno perchè certo rimangono ugualmente calorici ma almeno citando Mister M "Piangiamo con un occhio"!



Krapfen al forno con Nutella
  • 25g di lievito di birra fresco ( io ho utilizzato 7g di lievito attivo secco in bustina)
  • 650 g di farina bianca (io ho usato 250g di farina Manitoba e 250g di farina00)
  • 150g di zucchero semolato
  • 2 uova grosse
  • una fialetta aroma vaniglia
  • 125g di burro ammorbidito
  • Nutella
  • zucchero a velo
  • sale

Sciogliete il lievito in 250ml di acqua tiepida e lasciate riposare per 10 minuti. Mescolate la farina, il lievito disciolto, lo zucchero, le uova e un pizzico di sale nella ciotola del robot ed avviare l'impastatrice a velocità 1 passando gradualmente a velocità 2 finchè risulterà liscio ed elastico.
Lavorate il burro in una terrina il burro fino ad ottenere una crema ed incorporarla alla pasta. Lavorare l'impasto per una decina di minuti quindi fate lievitare l'impasto per un paio d'ore o finché raddoppierà di volume. A questo punto riprendere l'impasto e stenderlo allo spessore di 1cm. Con un tagliapasta rotondo (io ho usato un bicchiere) ritagliare tanti dischi (in numero pari) e farcitene metà con un cucchiaino di Nutella e coprite con i dischi di pasta restanti premendo i bordi.
A questo punto metteteli  in un vassoio coperti da pellicola, poi in frigo a circa 6 gradi, tirateli fuori al mattino e quando avranno raddoppiato la loro altezza cuoceteli in forno preriscaldato a 170/180° per 15-20 minuti.
Servite spolverizzando con zucchero a velo.


Buon Appetito!
Chi
P.S. Ho provato a congelare parte dell'impasto...chissà magari per qualche nuovo esperimento.

lunedì 18 gennaio 2010

Strasciniamole strano...

Buon Anno a tutti: certo riconosco di essere leggermente in ritardo ma come si dice "meglio tardi che mai!!".
Comunque eccoci di nuovo! Tutto bene? Siccome la scorsa settimana parlando con un amico mi sento domandare a quando la migrazione delle renne (vedere post auguri natalizi) sconsolata ho preso in mano la mia macchina fotografica e ho riguardato cosa avevo combinato nell'ultimo periodo. Si certo c'era quella focaccia modificata o quel secondo con la pentola di coccio ma non erano gran che...ma oggi a pranzo l'illuminazione! Mentre sfogliavo l'ultimo numero di "Cucina Moderna" leggo a pag 22  una ricetta carina con i broccoli e le orecchiette. Avendo sangue pugliese nelle vene mi sono sentita subito in sintonia con il piatto ma mi mancava un ingrediente. Rassegnata a mangiarle nel modo classico pensa e ripensa elaboro un interessante "alternativa" con quello che mi offriva il frigorifero.
Ed ecco il risultato!


N.B. le orecchiette non sono fatte a mano perchè non sono capace a farle...se qualcuno si offre volontario ad "impararmi"...



Orecchiette con broccoli strascinate con pancetta e pomodori sott'olio

Ingredienti per 1 persona
  • 100g di orecchiette fresche
  • 100g di broccoli
  • mezza confezione di pancetta dolce
  • 4-5 pomodori sott'olio
  • uno spicchio d'aglio (piccolo)
  • olio evo (facoltativo)
  • sale e pepe qb
Portate a ebollizione abbondante acqua , salatela e tuffatevi i broccoli precedentemente mondati e divisi in cimette. Quando riprende il bollore unite anche le orecchiette.
In una pentola antiaderente porre lo spicchio d'aglio, la pancetta e i pomodori tagliati a pezzetti e lasciare cuocere tutto a fuoco lento (io non ho usato l'olio per farla più leggera).
Scolate le orecchiette con i broccoli (i miei erano completamente spappolati!!), quindi rovesciare nel tegame e strascinare per 2-3 minuti  mescolando.
Togliere dal fuoco, pepate e piacere e impiattare.

Buon Appetito
Chi