martedì 1 maggio 2012

Chi si rivede...

Rieccomi dopo un anno vissuto "pericolosamente" a scrivere in questo blog: spero che i miei ventitre lettori (come diceva Guareschi) apprezzino la ri-entrée.
Ma quali sono i motivi che spingono una promettente (magari) food blogger ad abbandonare per un anno la propria creatura?
Analizziamoli:
- in primis Pigrizia (si proprio con la pi maiuscola);
- la dieta del marito (come fai a cucinare per uno che può mangiare solo verdura con un cucchiaino d'olio?);
-adoption in progress (vai in questura-vai in tribunale-vai a Torino per firmare i documenti);
-problemi di salute (diciamo che dal 2011 sono diventata sostenitrice della AIL).

Fortunatamente adesso sto bene e tra i buoni propositi per il nuovo anno ho deciso che voglio essere meno pigra.
E poi il mio Chinaboy è arrivato!

Dunque eccomi nella nuova veste di mamma ad inaugurare la sezione babyfood  nella quale sperimenterò saporiti manicaretti per il mio Patato.
Il primo piatto che voglio proporre è un risotto agli spinaci utilissimo per invogliare i bambini a mangiare questa verdura non sempre tanto amata: in realtà il mio pargoletto è di natura vegetariana e mangia la carne malvolentieri.
 Aspetto suggerimenti a tal proposito...

Cosa aspettiamo a rimetterci ai fornelli??


Il risotto di Braccio di Ferro (per 3 persone)

  •  6 pugnetti circa (per il risotto vado a mano) di riso Arborio
  •  200g di spinaci bio puliti
  • mezzo scalogno bio
  • 100g di crescenza bio
  • brodo vegetale
  • olio evo
  • grana padano
Lessare gli spinaci in acqua salata, strizzarli molto bene e frullarli nel mixer con un mestolino di brodo vegetale. Tritare finemente lo scalogno e soffriggerlo in una casseruola con un cucchiaio di olio e un cucchiaio di acqua (il soffritto è meno saporito ma sicuramente più leggero). Trasferire il riso nella casseruola, tostarlo e procedere cuocendo il il risotto aggiungendo man mano il brodo bollente; verso la fine unire gli spinaci frullati. Al termine della cottura mantecare con olio, grana padano ed aggiungere la crescenza  
a tocchetti poco prima di servire.

Buon appetito









sabato 25 dicembre 2010



L'angelo disse loro: "Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo:
oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore". Lc 2, 10-11

giovedì 11 novembre 2010

Con due uova e qualche verdurina nel frigo....



Confesso: io ho diversi problemi con le frittate.
Non le so fare nel senso che non le so girare.
Così mi sono data alle frittate cotte nel forno così sono:
  1. più dietetiche (speriamo, anche perché la dieta del minestrone l'ho già sentita ma quella della frittata mi pare di no...)
  2. non le devo girare (furba la ragazza)
La scorsa settimana sfogliando le mie riviste di cucina ho trovato questa ricetta ed ho provato a farla. Il risultato è stato molto soddisfacente e mangiata fredda è forse anche più buona.
Cos'altro dire se non andate e "rompete le uova"!!

Frittata ricca all'ortolana (per 4 persone)

  • 8 uova
  • 300g di carote
  • 300g di patate
  • 120g di piselli sgranati
  • 1 cipolla
  • 20g di burro
  • olio evo
  • sale
Mondate le carote strofinandole sotto l'acqua e tagliatele a pezzettini; pelate le patate e tagliatele a dadini;
affettate la cipolla e fatela appassire per 5 minuti in una casseruola con il burro a fiamma bassa mescolando spesso
( non deve imbiondire).
Unire le carote, le patate ed i piselli. Salate e mescolate; bagnate con mestolo d'acqua e fate cuocere per 20
minuti a fiamma bassa aggiungendo acqua se necessario.
Sgusciatele uova in una ciotola, salate e sbattetele, quindi unite le verdure e mescolate.
Ungete con mezzo cucchiaio di olio una pirofila rotonda, versatevi il composto ed infornatelo per almeno 25 minuti
in forno a 200°. Quando la frittata è ben soda sfornatela, lasciatela raffreddare e servitela.

Buon appetito
Enrica

domenica 31 ottobre 2010

Una zuppa per Halloween

Approfittando della mattinata uggiosa e di un frigorifero pieno di verdure oggi ho voluto preparare questa calda minestra per la gioia del mio adorato maritino.
Si perché dovete sapere che a lui piace che io sperimenti piatti nuovi anche se poi mentre li mangia mi guarda dicendo "Buono, ma una pastasciutta no??".
Comunque questa zuppa è venuta proprio bene...

(la ricetta è presa da "La Cucina del Corriere della Sera" vol.7 , Aprile 2010)



Minestra d'orzo, zucca e spinaci (per 4 persone)
  • 200g di orzo perlato
  • 200g di spinaci
  • 200g di zucca
  • 2 carote
  • 1 scalogno
  • erbe aromatiche
  • olio evo
  • sale
Sciacquare l'orzo, poi metterlo in una casseruola, copritelo di acqua, portare a ebollizione, salate, regolate la fiamma e lasciate cuocere per circa 30 minuti.
Nel frattempo mondate le carote, raschiatele e tagliatele a pezzettini; pulite la zucca e riducetela a dadini; lavate gli spinaci in modo da eliminare completamente il terriccio. Sbucciate lo scalogno e fatelo appassire in una casseruola con un cucchiaio di olio e due di acqua mescolando spesso per evitare che imbiondisca.
Unite le carote e la zucca, salate e fate insaporire per altri 5 minuti mescolando di tanto in tanto, quindi bagnate con 8 dl di acqua, portate a ebollizione e lasciate sobbollire per 30 minuti regolando la fiamma.
Scolate l'orzo e unitelo alla minestra di verdure insieme agli spinaci e fatelo cuocere per circa 5 minuti.
Distribuite la minestra nelle ciotole, condite con un filo d'olio e completate con le erbe aromatiche fresche.

Buon Appetito
Enrica



lunedì 4 ottobre 2010

Piove, guarda come piove, senti come viene giù...


Se penso che due settimane fa ero sdraiata al sole della Spagna...ma andiamo con ordine.
Dunque: ad agosto sono andata in vacanza ma in realtà ero a casa perché il marito doveva lavorare.
Quindi a parte una breve parentesi al mare a casa della suocera avevo trascorso il resto delle ferie a casa dove mi sono enormemente rotta le scatole (senza macchina e con la maggior parte degli amici al mare) e mi sono ammalata per lo stress di star da sola...
Così, tre settimane fa io e il marito siamo volati in Spagna ed affittata la macchina abbiamo visitato la regione dell'Andalusia con tappa finale a Valencia.
Vorrei raccontarvi di mirabolanti cene andaluse a base di Sangria e tapas ma in realtà, il mio stomaco non reggendo il "ritmo" delle vacanze si è accontentato di piatti ben più semplici.
Alla fine del tour mi sono innamorata di due cose:

- la spiaggia di San Jose (cercate Cabo de Gata)
- il panino con la Tortilla di patate mangiato allo stadio di Valencia mentre guardavamo la partita.

Tornata a casa ho recuperato dal mio edicolante di fiducia le "mie " riviste ed ho provato subito una ricetta dall'ultimo numero di "Sale&Pepe".
La torta è venuta molto bene, ed è anche molto calorica!! La prossima volta vorrei provarla a fare con meno burro...ovviamente per darle il mio tocco personale ho aggiunto all'impasto delle gocce di cioccolato perché io adoro il "coccolato"!!



Torta di nocciole (e gocce di cioccolato)

  • 200g di farina
  • 200g di zucchero
  • 2 uova
  • 200g di burro ammorbidito, più una noce per lo stampo
  • 200 g di nocciole tostate e macinate finemente
  • 25g di gocce di cioccolato
  • 50g di latte
  • la scorza di mezzo limone grattugiata
  • 2g di bicarbonato di ammonio
  • sale
Sgusciate le uova in una ciotola, unite lo zucchero e montatele con le fruste fino ad ottenere un composto chiaro; aggiungete la scorza di limone, il burro, il sale e continuate a montare per qualche minuto. Unite la farina, le nocciole, il bicarbonato e il latte e le gocce di cioccolato.
Mescolate fino ad ottenere un composto perfettamente amalgamato e versatelo in una tortiera imburrata di diametro 22-24 cm (il composto deve riempire la tortiera per circa 2 terzi).
Passate in forno già caldo per circa 40 minuti. Sfornate la torta, lasciatela intiepidire, sfornatela e guarnitela con lamelle di cioccolato.

Buon appetito
Enrica