giovedì 24 dicembre 2009

Tantissimi auguri di un sereno Natale e un felicissimo 2010!!
Chi&Ki

domenica 13 dicembre 2009

Metti il pizzocchero nel tortello...


L'altra domenica mi trovavo a casa della suocera e leggevo "Io Donna" quando ho trovato la ricetta dei Tortelli di patate di una trattoria vicino Firenze. Siccome mangiavo pizzoccheri ho pensato: "E se mettessi oltre alle patate anche gli spinaci nel tortello? E magari li faccio con la farina di grano saraceno!".
Quindi approfittando di una mezza influenza oggi pomeriggio, armata di mattarello ho tentato l'esperimento con discreti risultati.
Quindi se vi piaciono i pizzoccheri ma non volete la solita minestra...
eccovi la ricetta!

Tortelli al grano saraceno di spinaci, patate e fontina 

Per l'impasto (dosi per 2 persone come piatto unico)
  • 100g di farina bianca forte
  • 65g di farina di gran saraceno
  • 2 uova
  • 1/2 cucchiaino di sale

Riunite il sale e le farine nella ciotola dell'impastatrice, azionare la macchina ed aggiungere le due uova e continuare a lavorare fini a quando non si forma la palla ( io ho aggiunto 2 cucchiai di farina).
Ponete la pasta su una superfice pulita ed impastare per 5-8 minutifino ad avere una pasta liscia ed elastica. Avvolgetela nella pellicola trasparente e fatela riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti.
Stendere la pasta con il mattarello, distribuire il ripieno a mucchietti e formare il tortello con la rotella dentata.

Per il ripieno
  • 2 patate piccole lessate
  • 100g di spinaci lessati
  • 50g di fontina tagliata a piccoli cubetti
  • 2 cucchiai di grana grattuggiato
  • 25 g di burro
  • un pizzico di sale
Mescolate gli ingredienti in una ciotola dopo aver schiacciato le patate con i rebbi della forchetta. Conservate l'impasto in un luogo fresco.

Lessate i ravioli per 6-7 minuti, scolateli e serviteli conditi con il burro fuso alla salvia e il parmigiano a scagliette.

Buon appetito!!
Chi

lunedì 30 novembre 2009

Le mirabolanti avventure di Ki&Chi

Sabato 28 novembre Ki & Chi finito di lavorare decidono di uscire insieme per gustarsi una serata gastronomica. Le due moderne Cenerentole, armate di indicazioni stradali, sgommando sulla loro zucca partono per Milano verso la nuova avventura. Mentre percorrono la tangenziale, si guardano sorridendo, sono le 7:50 siamo già a buon punto, si dicono, vedrai che per le 8 e un quarto siamo lì...le ultime parole famose.
Non avevano considerato il fattore Piazza Napoli, trafficata e caotica, e neppure che, quando Chi scrive le indicazioni...lasciamo perdere. Chiamata al maritino-bell'addormentato-navigatore che risolve il problema nonostante qualche incomprensione tecnica (" Hai detto via Vergognone, si si ho capito con la vi, no con la bi? Ma Vergognone é con la vi!!!) e parcheggiato il mezzo si incamminano tacco munite verso lo spazio Gancia. Il marito nel mentre é ancora al telefono che le accompagna con la voce (" Giarare a sinistra, girare a sinistra, girare a sinistra ma quanto ci mettete... ah avete i tacchi? E quindi non riuscite a girare a sinistra?").
Mentre lentamente camminiamo notiamo questo ristorantino: carinoooo!!!

Finalmente arriviamo alla meta (facile a qusto punto, basta seguire il flusso inverso di libri che escono dal portone),  pigiamo il "buttun" ed entriamo nello stabile.


 Arrivate al 4° piano desolazione: sono andati via quasi tutti (alla fine siamo arrivate alle 9) ma meno male lei é ancora lì che autografa il libro (sospiro).


Non conoscendo nessuno ci sentiamo leggermente a disagio (é la nostra prima uscita da foodblogger) ma fortunatamente qualcuno ci sorride e riusciamo a scambiare quattro chiacchiere.


Ci accodiamo, aspettando il nostro turno: notiamo che lei ha proprio un viso stanco (chissà che corse in questi giorni) ma nonostante questa fatica riesce a scambiare due parole con tutti. Nel frattempo cerco di catturare qualche immagine della serata con la mia macchina fotografica ma visto la scarsa praticità con il flash il risultato non é dei migliori. Arriviamo alla meta, lei ci sorride ci firma il libro e si congratula con noi perchè siamo le ultime della serata.
Usciamo dallo spazio Gancia: abbiamo fame perché per il fatto che eravamo in ritardo alla fine non abbiamo degustato nulla e ripassiamo davanti al ristorantino: cosa ne dici di cenare insieme???
Risultato: tavolino per due... molto romantico!


Mentre guardiamo il libro si avvicina una cameriera che ci chiede dove l'avevamo comprato e se poteva farlo vedere al cuoco: Cavoletto é proprio famosa!!




Prendiamo un antipasto in due, un risotto (Ki) ed una zuppa (Chi) e chiacchierando ci gustiamo la nostra cena fra amiche.







Nel frattempo é arrivato anche il VIP (un di "Un posto al sole" almeno così dice Ki) con "fighetta" maleducata al seguito che dall'alto del suo metroeottanta non si é nemmeno accorta che stava facendo cadere il nostro prezioso libro con il suo culo rifatto (scusate lo sfogo ma io i maleducati proprio non li reggo!).
Finiamo la cena e torniamo alla macchina dove, durante il viaggio di ritorno Chi cerca di cantare "Careless whisper" di Geoge Michael rifatta dai The Gossip: bellissima!
Dopo aver accompagnato Ki , rientro a casa, parcheggio la macchina e guardo l'orologio: é mezzanotte!!!
Chi

giovedì 26 novembre 2009

Annuncio di servizio...


"La confusione e lo smarrimento,in questo tempo di crisi, sembrano diventati lo stato d'animo più diffuso tra la gente. Imbattersi ,però, in volti lieti e grati, per la sorpresa di essere voluti bene, scatena un desiderio e un interesse che trascinano fuori dal cinismo e dalla disperazione. Per questo anche quest'anno proponiamo di partecipare alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, perché anche un solo gesto di carità cristiana, come condividere la spesa con i più poveri, introduce nella società un soggetto nuovo, capace di vera solidarietà e condivisione del destino dei nostri fratelli uomini."

Volevo ricordare che Sabato 28 Novembre si svolgerà in tutta Italia la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare arrivata alla sua 13ma edizione.
Per chi volesse maggiori informazioni o l'elenco dei supermercati aderenti cliccate pure qui.
Perché aderire?
Solo alcune cose:

  1. "Per quasi 3 milioni di italiani, é questa l'unica catena alimentare."
  2. conosco personalmente chi da anni si occupa di consegnare tutti gli alimenti raccolti alle famiglie in difficoltà e vi posso assicurare che non si tratta di una "sola" alla Edoardo Costa!
  3. l'anno scorso finito di lavorare sono andata a dare una mano ai miei amici. Finita la giornata abbiamo preso l'euro rimasto tutto il sabato nel carrello utilizzato per la raccolta ed abbiamo deciso di "investirlo". Risultato: abbiamo comprato un pacco di pasta ed una confezione di piselli in scatola certo non di altissima qualità ma sufficente a sfamare per un pranzo (o per una cena) una famiglia!! Questo significa che basta veramente poco per aiutare a non naufragare  chi si trova in cattive acque...
Se poi si vuol donare qualcosina in più...
Grazie per l'attenzione.
Buona Giornata!
Chi

P.S. dal 28 Novembre al 15 Dicembre, inviando un SMS al numero 48547 da tutti i telefoni cellulari personli TIM, Vodafone e Wind si possono donare 2 Euro alla Fondzione Banco Alimentare Onlus!
(anche chiamando da casa da rete fissa Telecom)

Aggiornamento al post.
ecco alcune immagini della colletta:


"Il 28 Novembre é il giorno della colletta. Ultimo sabato di novembre. E' così dal 1997."


"La Colletta é un gesto di carità di popolo"




"In molte città tantissimi nostri soci si offrono volontari per il banco.-racconta Gabriella Masciaga, direttore di Coop Italia-Questa partecipazione abbatte le bariere ideologiche che oggi si erigono con disinvoltura, ma che cadono davanti alla solidarietà verso i bisognosi.""
"La giornata-vetrina del Banco Alimentare, dove la gente viene in contatto con la realtà dello spreco, della povertà, della fame."




"Una volta gli avanzi sarebbero stati recuperati, oggi quello che non si mangia si butta.Ci piange il cuore. L'alternativa é  ricorrere alla nostra tecnica di conservazione e ricorrere ai nostri amici del Banco.-Fabio Cusin, presidente e amministratore delegato di Gemeaz Cusin-"

"La Colletta é il culmine di un fenomeno imponente, alla cui origine resta il grande cuore di don Giussanni che mosse un grande imprenditore come il cavalier Fossati. E' incredibile il contagio da persona a persona che il rapporto tra quelle due persone ancora oggi genera, e che guadagna la simpatia e la stima della gente che va a fare la spesa. Un piccolo gesto di carità che apre alla domanda:" Che cosa renderò a Dio per tutto quello che mi ha dato?"


( le didascalie sono state prese dall'articolo "Il fattore Banco" del numero 10 di Tracce anno 2009)

lunedì 23 novembre 2009

Torta tortella...


E' più forte di me, non posso proprio farci nulla quando vedo un nuovo contest mi prudono le mani e il cervello inizia a lavorare...No, no lo faccio per vanità ma proprio perché sto imparando mi piacciono le sfide. E poi é anche l'occasione giusta per scoprire gli ingredienti proposti ed osservarli da una  nuova prospettiva.
Pensiamo al burro: quante volte aprendo il frigorifero avete scorto proprio nell'angolino quel panetto, magari utilizzato solo per imburrare le teglie e mantecare i risotti. Ma poi qualcuno (alias Sandra di " Un tocco di zenzero") vi lancia una sfida, magari sponsorizzata da loro e voi vi rendete conto che può essere utilizzato in altri modi...


 Ma come?? E via alla caccia della ricetta più adatta: somersa da libri di cucina, alla ricerca della preparazione perduta per giorni e giorni come una zombie vago per la casa e per i supermercati. Quando ecco folgorazione: arriva lui il mio edicolante di fiducia con in mano "Il grande libro dei cuochi". lo apro e trovo una salsa al burro salata.
Ed io penso: e se la facessi dolce?? Così mi scervello fino ad arrivare alla mia ricetta finale.
Ed eccola qui:





Tortini allo yogurt con salsa "beurre blanc" dolce

Per i tortini ( la ricetta è stata presa dal libro "Al forno" di Guido Tommasi Editore)
  • 1 uovo e un tuorlo
  • 100g di zucchero semolato
  • 150g di farina 00
  • 100g di burro morbido
  • 1/2 di una bustina di lievito per dolci
  • 1 vasetto di yogurt
  • zucchero a velo
Sbattete brevemente l'uovo e il tuorlo. Aggiungete lo zucchero, montate per qualche minuto e unite la farina setacciata con il lievito. Amalgamate e aggiungete il burro e da ultimo lo yogurt. Imburrate e infarinate 6 stampini e versate il composto (non deve superare i 3/4 delle pareti. Mettete in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti (fate la prova stecchino). Sformate i tortini prima che si raffreddino.

Per la salsa
  • 50g di burro
  • 1 mela
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • 1 cucchiaio di uvetta
  • mezzo limone
  • due cucchiai di zucchero
  • 1/2 pizzichi di cannella
  • 2 cucchiai di acqua
Saltare a fiamma alta la mela sbucciata e tagliata a cubetti con i pinoli e l'uvetta, miscelate con il succo di limone e lo zucchero, fino a che non risulti asciutta ma non spappolata. Incorporare  la cannella e i due cucchiai d'acqua. Incorporate il  burro poco alla volta (attenzione non deve friggere) mescolando dolcemente. Servite i tortini spolverizzati con lo zucchero a velo con la salsa ottenuta.

P.S si vede che il marito per il compleanno mi ha regalato la macchina fotografica nuova???
Buon Appetito!!
Chi


domenica 22 novembre 2009

Ma il cielo é sempre più blu...


Quando il cielo é blu sono di buon umore e quando sono di buon umore mi piace cucinare.
Così la settimana scorsa un giorno in cui il cielo era veramente blu blu apro il frigo e mi domando: "Cosa ci  faccio con spinaci, ricotta e uova? E' l'ora del ricettario!" Quindi dopo una rapida occhiata alla mia personale "biblioteca" decido di provare a cucinare questi sformatini.
La ricetta originale prevedeva l'utilizzo delle bietole e visto che mangiavo da sola (sigh, sigh) ho dimezzato le dosi così da ottenere 2 sformatini .
E il composto avanzato?? Niente paura: per la serie non si butta via niente l'ho utilizzato per preparare dei buonissimi muffins salati!!

Sformato di spinaci, ricotta e  pinoli
  • 200g di spinaci
  • 125g di ricotta
  • 1 fetta di pane bianco in cassetta (tipo quello per i tost)
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • 1 uovo (questo non sapevo come dimezzarlo!!)
  • 2 cucchiai di grana grattuggiato
  • 2 cucchiai di latte
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 scalogno
  • sale, pepe

Sbollentare gli spinaci in acqua salata per un paio di  minuti e scolateli su un canovaccio asciutto (tenete da parte alcune foglie per rivestire 2 stampini da sufflé leggermente oliati). Tostate i pinoli in una padella antiaderente; tenetene a parte una manciata per decorare. Uniteli alla ricotta in una terrina, aggiungete gli spinaci strizzati e tritati ed il pane leggermente ammollato nel latte e strizzato. Unite l'uovo, il grana grattuggiato e aggiustate di sale e pepe (se il composto risultasse troppo molle unite un cucchiaio di pan grattato). Riempite gli stampini precedentemente foderati ripiegando all'interno la parte trabordante delle foglie. Infornate a 180° per 25 minuti; sformate e servite.

E per i muffins??




  Al composto avanzato ho agiunto 50g di farina 00 e 1/4 di un bustina di lievito per torte salate. Quindi ho amalgamato gli ingredienti e ho versato il composto ottenuto in 2 stampini ben oliati cercando di non superare i tre quarti delle pareti. Ho infornato a 180° per circa 20 minuti (dopo 15 minuti ho fatto la prova stecchino ma erano ancora umidi).

Buon appetito!!
Chi

torta facilissima di mele

oggi mi sentivo un pò triste e cos'è che scalda il cuore più di un dolce????così ho aperto la mia ormai famigerata e famosa agenda di ricette e ho cominciato a sfogliare finchè l'occhio non mi è caduto su questa ricetta..certo una torta classica ma che è sempre la regina!
è buona a fine pasto, per merenda o anche per colazione..insomma in ogni momento della giornata!!
  • 4 uova
  • 8 cucchiai di farina
  • 8 cucchiai di zucchero
  • 8 cucchiai d'olio ( al posto del burro..quindi anche le persone a dieta possono mangiarla senza rimorsi!!!)
  • 1 busta di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale
  • scorza di limone grattugiata
  • 4-5 mele
Il procedimento è facilissimo..persino io, che non sono molto brava a far dolci e torte, ci sono riuscita..
Mescolate uova e zucchero fino a formare la crema.
Aggiungete la farina, l'olio, il lievito setacciato, la scorza di limone e il pizzico di sale.
Affettate poi le mele a fettine sottili e aggiungetele all'impasto.
Risulterà un composto molto morbido..ma non vi preoccupate..il risultato è garantito!
Infornate per 40-45 minuti a 180°.
Les jeux sont fait! ( si scriverà così??mah..)



rigirate e......

ki

Ps:ho usato lo stampo silikomart..è spettacolare!

venerdì 20 novembre 2009

crocchette che passione!

a chi non piacciono i contorni di patate???ne esistono tantissimi e sono sempre l'ancora di salvezza a cui ci si appiglia quando proprio non si hanno idee..si abbinano perfettamente ad ogni secondo..io ho pensato di prepararle così..

500 g di patate
50 g di grana grattugiato
2 uova
pangrattato
olio di semi per friggere

è una ricetta facilissima!!
Fate lessare le patate finchè non vedete che riuscite a bucarle del tutto con una forchetta.
Fatele raffreddare e sbucciatele.
Passatele poi allo schiacciapatate e aggiungete il grana e un uovo.mescolate con un cucchiaio di legno il composto.
Modellate a piacere la forma delle crocchette e passatele nell'uovo e nel pangrattato ( se volete potete fare una doppia impanatura....come diventano croccanti...)
Friggetele fino a doratura ( io ho un pò esagerato..) e oplà!!



Ps: se volete che le crocchette non si sfaldino durante la cottura potete lessare le patate tanto tempo prima fino a un giorno prima in modo che perdano tutta l'umidià!

ki

mercoledì 18 novembre 2009

RISOTTO ZUCCHINE E GAMBERETTI

l'altra sera mi arrovelavo su che cosa preparare nel + breve tempo possibile..dopo aver rovistato e letto un centinaio di ricette mi accingo ad aprire il frigo..disastro!!!il deserto dei tartari..solo due zucchine e in freezer dei gamberetti..perciò..

ingredienti ( x 4 persone ):

4 tazzine da caffè di riso x risotti
2 zucchine
250 g di gamberetti ( anche surgelati )
1 litro di brodo ( anche di dado )
1/4 di cipolla
1 bicchiere di vino bianco
olio evo qb
grana grattugiato

fate soffriggere la cipolla con l'olio, quando questa sarà imbiondita aggiungete le zucchine.
Appena vedete che sono un pò spappolate aggiungere il riso e fatelo tostare.
Quando il riso comincia ad attaccarsi alle pareti della pentola mettete il bicchiere di vino  e mescolate.
Cominciate ad aggiungere il brodo e quando il riso comincia ad esser morbido completate con i gamberetti.
A cottura ultimata, fuori dal fuoco, mantecate con il grana.
Questo è il risultato!
Buon appetito!


ki

martedì 17 novembre 2009

Una calda pausa invernale...


Quando fa freddo ed il cielo é grigio ho proprio voglia di tornare a casa e cucinarmi qualcosa di caldo e cosa c'é di meglio di una bella zuppa?? O meglio di una "zuppa frullata" (scusate la finezza) così non bisogna neppure fare la fatica di masticare.
 Si butta giù (rischiando l'ustione  in sequenza di  faringe-laringe-esofago-stomaco) e per cinque minuti il freddo é passato! Garantito!
La mia zuppa è semplicissima, sarebbe quasi di stagione se non fosse per le zucchine e volendo arricchirla come ho fatto io é possibile aggiungere del farro.
Certo così bisogna far lavorare i dentini...però ne vale proprio la pena!






VELLUTATA DI ZUCCA ZUCCHINE E PATATE CON FARRO


Ingredienti (x circa 2 persone)
  • uguale quantità di zucca, zucchine e patate, per un totale di 700-800 grammi
  •  1 scalogno
  •  olio evo
  •  brodo vegetale q.b.
  • 140gr farro (quello che cuoce in 10 minuti!)
  •  sale,   q.b.



Affettare finemente lo scalogno e rosolarlo in poco olio. Unire la zucca le zucchine e le patate tagliate a cubetti, far insaporire qualche minuto, poi coprire a filo delle verdure con brodo vegetale.(in alternativa si può aggiungere dell'acqua ed un misurino di dado granulare).


Portare a ebollizione, salare e far cuocere con un coperchio per 30-40 minuti.
Frullare tutto con il minipimer fino a quando sarà cremoso e vellutato, aggiustare eventualmente di sale.
Servire la zuppa in ciotole calde guarnendo con un filo d'olio crudo.


Con il farro:
Dopo aver frullato con il minipimer aggiungere circa un bicchiere d'acqua, portare ad ebollizione e cuocere il farro per dieci minuti. Impiattare ed aggiungere un filo d'olio crudo.


Buon appetito


Chi

lunedì 9 novembre 2009

C'era una volta...


C'era una volta, una ventina di anni fa, una bambina che viveva con i suoi genitori ed il fratellino in un piccolo paese attraversato da un fiume che divideva la Lombardia dal Trentino Alto Adige.
Quando arrivava il carnevale, la bambina e la sua famiglia attraversavano il ponte ed andavano in una cittadina chiamata Storo perché nella piazza si preparava il vin brulé e la polenta carbonera. Alla bambina piaceva tanto quella polenta perché aveva dentro il salame, il formaggio ed era piena di burro (la bambina non conosceva ancora il problema cellulite!). Ma un giorno il papà della bambina cambiò lavoro e la famiglia si trasferì a Milano. Arrivò il carnevale ma in piazza Duomo non c'era quella polenta così buona e i due fratellini erano tanto tristi. Passarono gli anni, la bambina crebbe, si laureò ed andò a lavorare in farmacia. Un giorno chiacchierando con una cliente scoprì che quella signora trascorreva l'estate proprio in quella valle, la sua valle: così la guardò con gli occhi umidi e le chiese timidamente se poteva comprarle un pacco della sua amata farina. La signora commossa, decise che gliela avrebbe comprata ogni volta che andava in vacanza al lago. Adesso "la bambina" è felice perché quando vuole mangiare la polenta basta che citofona al suo papà e lui tira fuori il paiolo...

Questa é la mia favola ed é uno dei miei ricordi d'infanzia più belli: la polenta in questione é prodotta dalla macinatura integrale del mais di Storo, simile al granturco marano.

Riporto dalla confezione:

" Antica come le tradizioni della nostra terra,schietta e genuina come la gente che la abita, la Farina Gialla di Storo. Insaccata e lavorata con i metodi tradizionali in via Regensburger 23/25. Una farina di grande qualità che nasce dal famoso "nostrano" di Storo."

Viene prodotta unicamente in nella Valle del Chiese (penso sia IGP) e prima dell'avvento di Internet per procurarsela bisognava farsi un week end in montagna (mica male ma poco pratico). Adesso si può trovare facilmente in vendita su diversi siti.


Quando ho scoperto il nuovo contest di contest di Genny in collaborazione con La Compagnia del Cavatappi ho deciso di presentarvela proprio per la sua unicità.
Mio padre la prepara solitamente nel metodo tradizionale: io ho cucinato degli sformatini e li accompagnati con del baccalà al pomodoro.

Eccovi le ricette (le dosi si intendono per 4 persone)!



Sformatini di Polenta di Storo


  • 100g di Farina di Storo
  • 40g di burro
  • 1 uovo
  • pangrattato
  • sale e pepe


Portate a ebollizione 300ml d'acqua con il burro e un pizzico di sale, versate la farina a pioggia formando una polentina che cuocerete per 5 minuti, mescolando continuamente fini a far addensare. Salate, pepate e lasciate intiepidire. Incorporate l'uovo sbattuto e versate in 4 stampi da crème caramel ben imburrati e passati nel pangrattato. Infornate a 200° per 20 minuti circa, fino a far dorare la superfice. Lasciate intiepidire per 5 minuti e sfornate.


Baccalà con patate alla mediterranea


  • 800g di baccalà già ammollato
  • 3-4 patate
  • 1 cipolla
  • 500g di pelati
  • 70g di olive nere
  • 30g di capperi
  • origano
  • olio evo
  • sale e pepe

Pulite bene il baccalà da pelle e lische e tagliatelo a pezzi. A fuoco medio fate scaldare qualche cucchiatata di olio con la cipolla affettata e le patate tagliate a cubetti. Aggiungete quindi i pezzi di baccalà facendoli ben rosolare da entrambi i lati. Unite poi i pomodori, le olive i capperi e l'origano e aggiungete 1 o 2 bicchieri d'acqua in modo che il pesce e le patate risultino quasi completamente ricoperte dal liquido. Portate a bollore e completate la cottura a fuoco bassisimo. Servite ben caldo.



Buon appetito!

Chi











































































































domenica 8 novembre 2009

La crostata di mele e mandorle é di Adriano Continisio

Non mi sento una vera foodblogger. Ma mi sento di pubblicare anch'io la ricetta di Adriano dopo aver seguito in questi giorni il suo sfogo ed i post che ne sono seguiti.

Sono diversi anni che seguo vari foodblog e con Ki, abbiamo deciso di scriverne uno proprio perché riconosciamo in voi una passione, un talento che può aiutarci ad imparare e migliorare.

Proprio per questo, manifesto la mia solidarietà ad Adriano ed a chiunque ami cucinare e creare vere opere d'arte ai fornelli. Proprio per questo mi indigno con chi ruba il lavoro altrui senza riconoscerne la paternità e la creatività.
Io questa mattina ho copiato la ricetta di Adriano Continisio!!!


Cliccate qui per la ricetta.


.....e scusate l'intromissione!


Chi





sabato 31 ottobre 2009

"La regina della casa"

Cronaca di una pausa pranzo:

arrivo a casa, dovrei riassettare,pulire, sistemare insomma renderla vivibile ma sono nervosa (capirete capirete...) così mi dico: "Cucino, poi riordino in giro!"
Il piano d'azione era semplice ma diabolico: preparo la pasta per la quiche mentre le zucchine saltano allegramente in padella. Poi mentre le zucchine si raffreddano stendo la pasta, e inforno dopo aver amalgamato gli ingredienti.

Secondo il suddetto piano doveva rimanermi tempo per riassettare (ho 3 ore di pausa pranzo): dopo un'ora, sporca di farina, tentavo di stendere la pasta nella teglia impecando contro le massaie felici della TV !!

Ad un certo punto nel caos più completo mi è tornato in mente un libro di Sophie Kinsella molto divertente dove la protagonista, avvocato famoso della City londinese, deve preparare una cena senza aver mai cucinato.
Mi son vista come lei con in mano il "frullino da tartufi" e centinaia di libri di cucina sparsi per il tavolo...Sigh sigh pensavo di aver superato questa fase!!!

Il risultato è alla fine molto mangiabile ma per la prossima volta opterei per una pasta brisée pronta (sempre che nel frattempo qualcuno non mi dia qualche dritta...).

Quiche di zucchine e ricotta


  • 200g di farina bianca "00"
  • 100g di burro
  • 400g di zucchine
  • 250g di ricotta
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • 200ml di latte
  • 1 scalogno
  • sale e pepe qb
Amalgamare la farina con il burro, 1 uovo e un cucchiaio di olio d'oliva, fino ad ottenere un composto liscio ed elastico; coprirlo con della pellicola e lasciarlo riposare al fresco per 20 minuti.

Tagliare le zucchine a rondelle e farle saltare in padella con lo scalogno e 3 cucchiai di olio d'oliva. Rosolarle senza farle scurire, aggiustare di sale e lasciarle intiepidire.

In una terrina sbattere le uova con il parmigiano, il latte, la ricotta il sale e il pepe. Aggiungere le zucchine raffreddate e amalgamare a lungo.

Stendere la pasta in uno strato sottile e foderare una tortiera da 24 cm di diametro. Riempire la base con il composto di zucchine e uova e infornare a 170° per 25-30 minuti. Servire la torta tiepida.

Buon appetito!!
Chi






domenica 25 ottobre 2009

Two is megli che one




Premessa 1 : non sono una grande cuoca ma vorrei imparare l'arte e metterla da parte...


Premessa 2: perché non lanciarsi ogni tanto in qualche nuovo progetto giusto per mettersi alla prova? In fondo come si dice sempre l'importante è partecipare!


Così visto il nuovo invito di Paoletta (posso darti del tu?) ho tirato fuori tutti i miei ricettari e le vecchie riviste e per giorni e giorni ho studiato la ricetta più adatta.Poi con Ki siamo andate alla ricerca dei fichi (introvabili a Milano!!!) ed infine rischiando il divorzio un bel pomeriggio di ottobre mi sono messa a cucinare.

http://aniceecannella.blogspot.com/2009/09/giochino-dellautunno-io-vi-do-gli.html



Ravioli ai fichi

Per la pasta
  • 200g di farina 00
  • 2 uova
  • 1 cucchiaio di olio di arachidi

Per l'impasto dolce
  • 1 fico
  • 100g di ricotta di pecora
  • 50g di zucchero
  • 1 cucchiaio di gocce di cioccolato
  • 1 tuorlo
  • olio di arachidi

Per l'impasto salato
  • 2 fichi
  • gherigli di noce tritati finemente
  • 50g di ricotta di pecora
  • 50g di gorgonzola
  • 1 tuorlo
  • sale, pepe qb
  • burro

Disporre a fontana la farina sul tavolo . Versare al centro le uova intere e amalgamare gli ingredienti prima con la forchetta poi con le mani. Lavorare la pasta e lasciarla riposare coperta per 15 minuti.Pelate i fichi, schiacciateli con una forchetta e unirli alla ricotta,lo zucchero,il tuorlo e le gocce di cioccolato. Disporre l'impasto sulla pasta tirata con il mattarello. Tagliare con il coppapasta (io ho usato un bicchiere) e sigillare il raviolo con i rembi della forchetta. Stessa procedura per l'impasto salato.

Per i ravioli dolci: friggere i ravioli in abbondante olio caldo, scolarli su carta assorbente e spolverizzateli di zucchero a velo.



Per i ravioli salati: tagliare un fico a rondelle, saltarli nel burro fuso salate e pepate.Lessare i ravioli in abbondante acqua salata e passarli in padella. Servire i ravioli con scaglie di grana.

Buon appetito!!
Chi

martedì 15 settembre 2009

Muffinsmaniac1


Questi muffins sono una mia collaudatissima ricetta: nascono un pomeriggio autunnale in un momento di estrema creatività. L'utilizzo della farina di grano saraceno li rende molto rustici.

Il tempo di cottura è circa 30 minuti anche se tendono sempre a rimanere umidi all'interno.


Inutile dirvi che sono buonissimi!!



"Muffins alle zucchine e speck con farina di grano saraceno"
  • 2 uova

  • 100 gr di farina di grano saraceno

  • 50 gr di farina 00
  • 2 zucchine

  • 1 bustina di lievito istantaneo per torte salate

  • 100 gr di parmigiano

  • 100 gr di speck

  • 50 ml di yogurt

  • 50 ml di olio evo

  • sale, pepe
In una ciotola mettete le uova e mescolate.
Aggiungete lo yogurt, l'olio e i due tipi di farina setacciate e continuate a mescolare. Aggiungere il grana grattugiato, le due zucchine grattugiate e lo speck tagliato a dadini. Salare, pepare ed aggiungere infine il lievito per torte salate. Imburrate la teglia dei muffin e mettete la farina, oppure usate i pirrottini, versate circa 2-3 cucchiai di composto e mettete in forno preriscaldato a 180°C per circa 30 minuti.

Chi





venerdì 11 settembre 2009

Shake your coffè con Nutella



Avete voglia di un caffè ma fa caldo tanto caldo...allora che fare?



Idea: prendiamo una tazzina di caffè ristretto magari aromatizzato (io ci metto il cardamono o la cannella) e mettiamola nello shaker, poi aggiungiamo due cucchiaini di zucchero, 5-6 cubetti di ghiaccio e un cucchiaino abbondante di Nutella.



Shakerate per circa 8-10 secondi (magari a tempo di musica) e gustatevi il vostro caffè.


Chi

giovedì 10 settembre 2009

Che invenzione che invenzione saporita...

La prima ricetta che voglio postare non è farina del mio sacco ma di una delle nostre Guest Stars, l'unico ed inimitabile Mister M il collega che ogni farmacista sogna di avere.

Dovete sapere che Mister M è calabrese, quindi da bravo figlio di Calabria al ritorno dalle vacanze ci ha portato salame piccante, melanzane sott'olio e 'nduja.


Io chiesi: "Come si mangia l'nduja?" E lui cucinò!
Eccovi la ricetta:

Pennette al 'nduja

    Dosi per 4 persone:

  • pancetta affumicata gr. 50
  • nduja gr. 30
  • 1/2 cipolla di tropea
  • olio extra vergine di oliva qb
  • 1/2 bicchiere vino rosso
  • 1 barattolo di pomodori pelati a pezzettoni
  • pennette rigate 320 gr.

Affettate la cipolla, tagliate a dadini la pancetta e mettete tutto a soffriggere con olio a fiamma bassa; quando le cipolle cominciano a diventare rosse, aggiungete l'nduja. Fate cuocere a fuoco vivo per, almeno, 10 minuti quindi aggiungete i pomodori a pezzettoni. Nel frattempo mettete a cottura la pasta; (cottura al dente) e conditela con la salsa preparata.


Giudicate voi il risultato:

E adesso spieghiamo il titolo: quando la mattina arriviamo al lavoro ed iniziamo a sistemare i farmaci Mister M attacca la musica e precisamente il "Barbiere di Siviglia".
Tra le tante arie dell'opera c'è quella in cui Figaro consiglia al conte di cambiare personalità e fingersi un giovane soldato, ed il conte entusiasta canta "Che invenzione che invenzione prelibata!"
Siccome in calabrese una cosa saporita è una cosa carina carina, fatta bene insomma...ho deciso di unire le due cose!!

Chi





































































sabato 4 luglio 2009

Ciao siamo Chiara ed Enrica, stiamo costruendo questo food blog!!
Speriamo di postarvi delle saporitissime ricette perfette per ogni occasione!!!
Non siamo grandi cuoche ma.....ogni tanto la ciambella riesce col buco!